NORMA
Esecuzione in forma concerto di una selezione dei momenti più importanti dell’opera Norma di Vincenzo Bellini, con coro e pianoforte.
Il soggetto dell’opera in due atti, composta su libretto di Felice Romani, è tratto dalla tragedia di Alexandre Soumet: Norma, ossia L'infanticidio, ed ha chiare analogie con la Medea di Euripide.
La vicenda è ambientata nelle Gallie, al tempo della dominazione romana, dove la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei Druidi Oroveso, è stata l'amante segreta di Pollione, il proconsole romano.
Dalla relazione clandestina sono nati due figli, allevati all'insaputa di tutti dalla fedele Clotilde.
Dopo aver appreso della relazione tra la giovane novizia, Adalgisa, e il suo stesso amante, Norma si infuria e barcolla tra il desiderio di vendetta e la speranza di un ritorno del proconsole romano tra le sue braccia, fino al riscatto di ogni colpa attraverso il tragico epilogo.
L'opera, definita talvolta “lunare”, divenne il cavallo di battaglia di alcuni grandi soprani del passato, tra cui Maria Callas, Joan Sutherland e Montserrat Caballé. Tuttavia la poliedricità del personaggio e della sua vocalità - che spazia dal lirismo più puro alla coloratura e ad accenti di sconvolgente drammaticità - ne fanno uno dei ruoli più impervi per voce di soprano, tanto che l'opera non viene rappresentata con la stessa frequenza di opere altrettanto famose.